L’abbraccio 40x40cm olio su tela 2022
L’abbraccio 40x40cm olio su tela 2022
  • L’abbraccio

  • 40x40cm

  • Olio su tela

  • 2022

Classe 1990, nato e cresciuto a Ischia. Dopo aver intrapreso vari percorsi universitari di studio umanistico decido di dare spazio alla mia vocazione per le arti visive, laureandomi in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.Ho utilizzato come mezzo espressivo dapprima la pittura acrilica per poi passare alla pittura ad olio per aumentare la vocazione dello strato di materia fisica dell’immagine visiva impressa sulla tela. Le opere pittoriche indagano sulla tortuosità e molteplicità della vita, raffigurano i viaggi della mente: l’essere umano è un contenitore di complessità e per quanto egli voglia semplificare la propria esistenza non fa altro che complicarla con costrutti e marchingegni sofisticati che rendono tutto ancor più di difficile interpretazione.La ricerca artistica nasce dall’osservazione della quotidianità, dal ricordo delle memorie personali protagoniste del luogo in cui sono cresciuto e in cui sono collocate. Le memorie viaggiano ed esplorano la realtà per trasformarla in una danza di colori accesi che vanno dal rosa al giallo, e trasmettono un senso di vivacità e di energia, da cui prende forma il dinamismo dell’animazione narrata. Il pensiero sembra non essere mai stato così veloce ed è proprio la vista di quel colore rosa che alleggerisce la mente e affievolisce l’angoscia. La domanda ricorrente che risuona nella mente è: «qual è il senso della Vita?” Ed è proprio nel gesto pittorico dell’azione che ricerco le mie risposte. 

Ci provo tutte le volte, a fare come la vita, a cercar di condividerne una parte. Allestisco un palcoscenico policromatico della pittura per mettere in discussione l’idea di dover dare una forma. Partecipo all’azzardo della seduzione estetica, che si compone di figure, simmetrie, di contrapposti e di alternanze, vuoti plasmati che però non alterano i costituenti della sua sostanza, ma anzi ne generano di nuova

Nel processo creativo genero un parallelismo, un’analogia tra due componenti: l’indagine interiore e la trasformazione pittorica che prende forma sulla tela bianca. Sul supporto del materiale di cotone mediate la mescolanza dei colori, vengono rielaborate le sensazioni interiorizzate, percepite dalla vista che ha memorizzato momenti fugaci: avviene una trascrizione di un’immagine che ricostruisce l’emozioni viscerali che ho provato nell’atto del mio essere vivo e di stare al mondo, nell’osservare i volti delle persone che ho incrociato e ricordato sul mio cammino. Le pennellate sono rapide e decise, il colore è utilizzato puro per esaltarne la brillantezza e la mano lascia che il disegno prenda forma, fluidamente, dinamicamente, con i successivi e conseguenziali movimenti del gesto pittorico. Le opere mostrano la fisicità delle figure umane ammirate con attenzione nei luoghi visitati: «genero sagome, trasformo e strutturo i volumi, poi deformo e scompongo». L’immagine del pensiero si scopre e si identifica nella lotta cromatica. Con gli strumenti del lavoro: la spatola, il pennello, applico e sfrego il colore, lo mischio e lo miscelo sulla tela creando e modificando di volta in volta i bordi, le linee, le figure che iniziano a prendere le loro connotazioni… ecco che si scorge una forma. Il punto di equilibrio, la fine dell’opera, arriva quando l’energia visiva raggiunge la sua massima espressione, quando sento che di fronte l’opera, provo una sensazione di estasi e percepisco un’armonia tra le parti che compongono l’immagine visiva e dinamica. La collezione “Cromatiche Tensioni”, esposta presso il “Museo del Presente” di Rende, mostra le storie di uomini e dei loro corpi mai statici, che producono un’azione di movimento: la lotta, la danza, l’abbraccio, il ritmo, l’armonia e il contrasto delle minuscole particelle di pigmento che si fondono tra di loro. In ciò distruggo e restituisco le sembianze delle figure servendomi come mezzo di congiunzione la palette del colore rosa. Il colore rosa ricongiunge il mondo interiore con l’esteriorità del mondo reale, in un equilibrio fluido da vedere con gli occhi e sentire con il cuore. 

IPOTESI #1